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Il nome trae in inganno, lo so.
Il domain hack può ricordare qualcosa di surrettizio, un’azione legata al mondo degli hacker. In realtà non c’è nulla di sbagliato in questa pratica.
Tutta colpa del pregiudizio che abbiamo nei confronti del concetto di hacker.
In realtà il domain hacking ti permette di creare dei giochi di parole attraverso un sapiente uso dei domini di primo e secondo livello.
Rinfreschiamo un attimo la memoria: il dominio di primo livello, come suggerisce Wikipedia, è la sigla che segue il punto più a destra dell’url (quindi i vari .it, .com, .net). Questi domini possono essere nazionali, ovvero che identificano un territorio o uno stato indipendente, oppure generici.
Il dominio di secondo livello, invece, è quella parte dell’url che precede il punto e il dominio di primo livello. È una caratteristica che decidi in prima persona e dovrebbe descrivere il brand o l’attività che svolgerai attraverso il sito web.
Di solito scegli i domini in base a delle esigenze concrete.
Ma cosa succede se abbandoni una decisione strettamente funzionale del dominio di primo e secondo livello, e provi a creare dei giochi di parole grazie alla combinazione di queste due componenti? Semplice: ottieni un domain hack.
Il primo domain hack della storia risale al 1992, quando fu registrato il dominio inter.net. Da quel 23 novembre di oltre 20 anni fa c’è stata una evoluzione continua. Ecco qualche esempio:
I giochi di parole possono essere infiniti (sono stati raccolti in questa pagina) e cambiano di nazione in nazione, in base ai significati che i domini di primo livello possono assumere in una determinata lingua.
Ora la domanda: perché usare questo trucchetto? Per rimanere impressi nella mente degli utenti. Il gioco di parole è perfetto per essere ricordati dal web surfer distratto che si trova di fronte l’url del tuo sito web.
Il perfetto domain hacking prevede una separazione naturale delle parole che compongono la frase. Del.icio.us, ad esempio, è forzato perché divide una parola originalmente integra. (delicious). Un esempio di perfezione, invece, è stop.spamming.us perché i punti che separano i vari domini fanno da spartiacque tra i vari elementi della frase (stop spamming us).
E tu cosa ne pensi delle tecniche di domain hacker?