Quale dominio registrare: .it o .com?

Postato in data 22 Marzo 2021 da Riccardo Esposito - Aggiornato il 21 Ottobre 2023
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Meglio it o com? Ecco la domanda chiave della registrazione domini per il tuo prossimo sito web. Chi decide di iniziare una nuova avventura online deve seguire una serie di punti essenziali se vuole iniziare nel miglior modo possibile. E senza rischiare future migrazioni di indirizzo.

Quale dominio registrare: .it o .com?

Ad esempio, già sappiamo che bisogna acquistare un hosting di qualità – magari con WordPress preinstallato e gestito – ma è necessario anche scegliere un dominio che rifletta a tutti gli effetti il proprio brand. Meglio se con parole semplici e immediate Capaci di fare subito chiarezza.

In questo equilibrio rientra anche l’estensione, il dominio di primo livello contando da destra verso sinistra: questa soluzione può essere decisiva? Può fare la differenza? E poi, conviene acquistare .it o .com per iniziare con il piede giusto? Ecco cosa sapere per fare una registrazione dominio.

I vantaggi e il ruolo del .it

Scegliere un dominio di primo livello, nella maggior parte dei casi, vuol dire prendere questa decisione: meglio .it o .com? La prima estensione presa in esame è un ccTLD. Vale a dire country code Top Level Domain.

Questo vuol dire che l’estensione .it rientra nelle registrazioni che caratterizzano siti web (e relativi brand, imprese, attività) che fanno riferimento al territorio italiano. Quindi possiamo dire che la registrazione domini .it è consigliata alle realtà che non hanno intenzione di espandersi o caratterizzarsi con legami internazionali.

La denominazione è neutra, può essere usata per aziende e organizzazioni, magari associazioni e attività dilettantistiche. L’unica condizione che caratterizza il .it è il legame con il territorio geografico italiano.

In ogni caso devi sempre ricordare che quando acquisti un hosting Serverplan hai sempre un dominio incluso nel prezzo, che sia .it o .com non fa differenza. In più hai l’assistenza del nostro intrepid support più il certificato Let’s Encrypt già pronto per essere installato.

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Caratteristiche del .com

Così come il .it si caratterizza come ccTLD, il .com è un gTLD. Vale a dire general Top Level Domain: estensione che non ha un collegamento territoriale ma descrive il dominio di secondo livello con una sigla dedicata all’attività da svolgere. Prima era limitato ad attività commerciali:

“Insieme a .edu, .gov, .mil, .net, .org e .arpa, il nome di dominio .com fa parte dei TLD che andarono a costituire il sistema DNS alla sua implementazione, avvenuta nel gennaio 1985; in seguito .com è diventato il suffisso cui fa capo il maggior numero di domini Internet”.

Wikipedia

Il .com è diventato quasi un obbligo per chi vuole registrare un dominio adatto a qualsiasi sfida. Rappresenta una delle scelte storiche per chi decide di aprire un sito internet. Al punto che, in alcuni casi, si usa il .co. Ben sapendo, però, che si tratta di un dominio ccTLD nazionale della Colombia.

Quindi meglio .it o .com?

Dipende. Il .com si può usare in ogni occasione, è perfetto per le aziende che hanno un approccio internazionale. E non hanno un legame con il territorio, non devono farsi trovare per forza in relazione alla nazione in cui operano. Il dominio .it, invece, permette di ottenere il risultato inverso.

C’è connessione con il luogo indicato dal ccTLD e le pagine che hai deciso di pubblicare sul dominio acquistato insieme all’hosting. L’estensione .it è per le attività che mettono in primo piano il collegamento con la nazionalità. Questo avviene anche grazie a una precisazione di Google.

Registrazione domini

Cosa è meglio per la SEO?

Soprattutto dopo l’arrivo delle nuove estensioni dominio, Google ha fatto sapere che non c’è alcun vantaggio SEO correlato per chi sceglie un TLD al posto di un altro. Quindi usare un .it o un .com è irrilevante ai fini di un posizionamento diretto, anche se c’è una giusta precisazione da fare.

Google potrebbe favorire i risultati di un .it nel momento in cui si effettuano delle ricerche legate a quella nazione. Se pertinenti, i contenuti di un sito con estensione nazionale possono essere considerati direttamente collegati grazie al geotagging. Cosa devi sapere? Questo suggerisce Google.

“By default, most ccTLDs (with exceptions) result in Google using these to geotarget the website; it tells us that the website is probably more relevant in the appropriate country”.

Si precisa quest’altro punto: “Our systems treat new gTLDs like other gTLDs (like .com & .org). Keywords in a TLD do not give any advantage or disadvantage in search”. Quindi non pensare a se p meglio .it o .com per una questione SEO ma a come puoi aiutare l’utente a comprendere meglio la natura del tuo lavoro. Un po’ come avviene quando decidi di usare il dominio .new su Google Docs.

Da leggere: 5 riflessioni SEO prima di scegliere il dominio

Tu quale dominio scegli?

I domini di primo livello .it e .com sono entrambi noti e conosciuti, lontani da qualsiasi ipotetico uso spam e perfettamente comprensibili, noti e affidabili. Resta solo da capire qual è l’approccio che vuoi delineare. Devi capire cosa serve per la tua attività. Anche se molte aziende, per evitare problemi con i competitor, acquistano entrambi e poi fanno redirect 301 verso quello che sarà il principale. Vuoi fare lo stesso?

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Riccardo Esposito

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